Navigation

Nuovo ultimatum per la Grecia

Entro il 15 luglio, dovrà attuare una serie di riforme; esclusa per ora una Grexit; al tavolo delle discussioni rimane una spaccatura tra mediatori e intransigenti

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 luglio 2015 - 21:30

Si delinea un nuovo ultimatum per la Grecia: 15 luglio. Entro tre giorni, dunque, il parlamento di Atene dovrà attuare una serie di riforme nel campo delle pensioni, dell'Iva e delle privatizzazioni, discusse nel pomeriggio di domenica dai capi di Stato e di governo della zona euro, sulla base di un documento trasmesso loro dall'Eurogruppo.

Sarebbe esclusa, per ora, l'uscita della Grecia dall'euro, ma è stata un'altra giornata di trattative e tensioni tra chi vuole un accordo a ogni costo, e chi invece è contrario a un nuovo piano di salvataggio della Grecia.

Ma è verosimile che le riforme siano varate entro tre giorni?

E in questi giorni difficili per la Grecia, i giovani sono molto preoccupati. C'è chi mantiene un certo ottimismo e spera di poter ricostruire il Paese, chi pensa già a lasciarlo.

Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.