Messico, foreste spianate per coltivare avocado
La crescente domanda del frutto sarebbe anche causa di impoverimento delle risorse idriche: è scoppiato il Guacamole-gate
In Messico è scoppiato il cosiddetto Guacamole-gate, uno scandalo legato alla produzione di avocado, il frutto col quale si prepara la celebre salsa messicana. La crescente domanda di avocado starebbe contribuendo, stando ad alcune organizzazioni, alla deforestazione del Paese.
"L'oro verde messicano", così è chiamato, sta distruggendo l'ambiente nello stato del Michoacan [cfr. video]. Il consumo del frutto è quintuplicato negli ultimi 10 anni, e l'aumento dei prezzi ha stimolato la crescita delle coltivazioni, che hanno preso il posto delle foreste tipiche della regione. Una volta ricoperte da pini secolari, ora sulle colline del Michoacan si trovano in effetti solo piantagioni di avocado.
"Tutti ora piantano avocado, così si sta distruggendo tutto il nostro ecosistema", rileva il coltivatore Alfonso Trujillo. "Produrre questo frutto non è illegale, certo: ma adesso si è arrivati a punto di distrugge la foresta per piantare avocado!", gli fa eco l'attivista Jaime Naiva.
Ma il problema non è solo la deforestazione. L'avocado necessita di una grande quantità d'acqua. L'impoverimento delle risorse idriche locali altera gli equilibri di piante e animali: decine di specie sarebbero ora sull'orlo dell'estinzione.
Per non parlare poi dei pesticidi, spesso illegali, usati dai coltivatori: "Dove si coltivano gli avocado i casi di malattie ai reni, al fegato o anche le malformazioni nei feti sono aumentati esponenzialmente", osserva il biologo Alberto Gomez.
"Questi problemi devono essere risolti, ma non possiamo bloccare l'intera produzione", ci dice il segretario dell'ambiente del Michoacan, Ricardo Luna. "Una soluzione potrebbe essere quella di creare un marchio per gli avocado ecosostenibili".
Le autorità messicane intanto hanno promesso controlli più duri e la creazione di nuove aree protette per preservare le foreste messicane.
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