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Messico, evaso di nuovo il narcoboss Guzmán

Joaquín 'El Chapo' Guzmán, a capo del potente cartello di Sinaloa, è scappato dal carcere di massima sicurezza in cui era rinchiuso dal febbraio 2014

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 luglio 2015 - 15:59

Joaquín Guzmán Loera, il narcotrafficante messicano a capo del potente cartello di Sinaloa, è scappato dal carcere di massima sicurezza El Altiplano, poco distante da Città del Messico, in cui era rinchiuso dal febbraio 2014. Non si tratta della sua prima evasione.

'El Chapo', questo il suo soprannome, è uno degli uomini più ricchi del pianeta, secondo Forbes. Era stato arrestato in un hotel di Mazatlán, sulla costa pacifica del Paese, durante un blitz delle autorità messicane e dei servizi segreti statunitensi.

Per la sua liberazione, c'era stata una mobilitazione di piazza. Ma non è servita: si è liberato da solo. Nel 2001, Guzmán era scappato da un penitenziario di massima sicurezza nascosto in un cesto della biancheria. Nel 1993, gli era bastato corrompere le guardie carcerarie per lasciare la prigione di Guadalajara.

La commissione messicana della sicurezza nazionale ha dichiarato che El Chapo è stato visto e controllato l'ultima volta sabato sera, verso le 21, mentre si trovava nelle docce. Poi è scomparso.

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