Germania, scontri durante una manifestazione dell'estrema destra
Alcune persone sono rimaste ferite nelle proteste di lunedì sera in Germania a Chemnitz, in Sassonia, dove estremisti di destra e militanti di sinistra anti-nazisti hanno sfilato nelle strade del centro storico, con momenti di tensione.
Alla manifestazione sono stati lanciati sassi, oggetti e petardi e il clima era complessivamente aggressivo, secondo chi vi ha partecipato. La polizia, intervenuta con ampio dispiegamento di forze, è riuscita a fatica a tenere separato il grosso dei due cortei.
Le forze dell'ordine hanno comunque parlato di almeno sei persone rimaste ferite.
La manifestazione e la contromanifestazione sono nate in reazione alla rissa che ha portato alla morte di un 35enne tedesco, per la quale è stato emesso un ordine di arresto per due giovani, uno siriano e l'altro iracheno.
"Merkel deve andarsene" e "Stop al flusso di richiedenti l'asilo" erano fra gli slogan più declamati dai manifestanti della destra.
Non è stata fornita una stima ufficiale dei partecipanti, ma le televisioni locali hanno parlato di di cifre che vanno dalle 2'000 alle 5'000 persone nel corteo dell'estrema destra e circa un migliaio per la contromanifestazione degli anti-nazisti.
Già il giorno prima, circa 800 persone si erano radunate nella città e si sono verificati episodi di "caccia agli stranieri", che le autorità tedesche ha denunciato con veemenza.
Il ministro dell'Interno Horst Seehofer ha manifestato il suo cordoglio per la morte del 35enne tedesco, ma ha anche chiaramente preso le distanze dagli scontri avvenuti nella cittadina sassone, che non "possono essere in alcun modo giustificati", ha detto.
"Voglio dirlo in modo chiaro: né in questa, né in altre situazioni può essere giustificabile il ricorso alla violenza o a tumulti violenti", ha affermato.
"Non c'è posto per questo, in uno stato di diritto", ha aggiunto. Seehofer ha affermato che la polizia della Sassonia è in una situazione difficile e potrà contare sull'aiuto del Bund.
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