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Lombardia autonoma, passa il referendum al Pirellone

Asse Lega-M5S a Milano, sul nuovo statuto regionale deciderà la consultazione elettronica

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 febbraio 2015 - 11:04

Il referendum per dare maggiore autonomia alla Lombardia è stato approvato dal Consiglio regionale, con il voto decisivo dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle. La proposta, avanzata dalla Lega e sostenuta dal centro-destra, aveva bisogno della maggioranza di due terzi per essere valida. Il presidente regionale Roberto Maroni ha ora 18 mesi di tempo per indire il referendum consultivo che per la prima volta dovrebbe svolgersi con voto elettronico, come chiesto dai grillini.

Ma prima della consultazione sono già esplose le polemiche sui costi. La Regione ha infatti già stanziato 30 milioni di euro per l'operazione. Con lo scrutinio elettronico le spese dovrebbero dimezzarsi, anche se le stime in proposito sono piuttosto incerte. In ogni caso il regime di autonomia, previsto dall'articolo 116 terzo comma della Costituzione, sarà molto più blando di quello di cui godono le 5 regioni a statuto speciale. Essendo comunque un referendum consultivo e non abrogativo, non è previsto il raggiungimento del quorum, quindi il risultato che uscirà dalle urne virtuali sarà comunque valido.

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