Kos, il giorno dopo il sisma
L’isola greca di Kos sta tornando lentamente alla normalità sabato, dopo il potente sisma che l’ha colpita nella notte tra giovedì e venerdì, terremoto che ha anche toccato la stazione balneare turca di Bodrum.
Avvenuta in piena stagione turistica, la scossa tellurica sottomarina di magnetudo 6,7 ha provocato la morte di due persone e il ferimento quasi 500, 120 a Kos e 360 a Bodrum.
Sabato il disordine regnava all’aeroporto dell’isola greca con numerosi voli in ritardo, mentre il porto restava chiuso alle imbarcazioni. Il traffico marittimo è stato dunque deviato sul più piccolo porto di Kefalos, a ovest dell’isola.
Il premier ellenico Alexis Tsipras ha lanciato un appello alla calma e ha invitato a non “drammatizzare”, in modo da non creare un clima di tensione che “non aiuterà l’isola a tornare alla normalità”.
La maggior parte degli alberghi non è stata danneggiata dal terremoto, ma molti abitanti e turisti, per timore di altre scosse, hanno dormito all’aperto, in tende, su materassi o sulle sedie a sdraio in spiaggia.
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