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Istanbul, il kamikaze era un turco dell'Isis

Gli inquirenti sono alla ricerca di un secondo terrorista. È il quarto attentato dall'inizio dell'anno

Questo contenuto è stato pubblicato il 20 marzo 2016 - 15:01

L'attentato di ieri a Istanbul, in cui sono rimaste uccise cinque persone, è opera di un jihadista dell'Isis e non dei curdi del PKK, come avevano annunciato in un primo momento le autorità turche. L'autore che si è fatto esplodere in pieno centro della città sul Bosforo, il 33enne Sava Yildiz affiliato al Califfato nero, era noto a polizia e servizi di sicurezza ed è stato identificato dopo poche ore.

Ma gli inquirenti sono sulle tracce di un secondo terrorista, il 24enne Nehmet Öztürk, anch'egli cittadino turco affiliato all'Isis. Intanto però tra la gente comune è iniziata a serpeggiare un malcelato senso di insicurezza per i quattro atti terroristici che dall'inizio dell'anno hanno scosso il paese, uccidendo più di 80 persone. E si temono nuovi attentati in coincidenza con l'imminente capodanno curdo.

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