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Morales ufficialmente presidente, proteste

Manifestanti che chiedono un secondo turno bruciano un effigie del presidente uscente. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved

Il tribunale supremo elettorale della Bolivia ha ufficializzato i risultati delle elezioni presidenziali di domenica scorsa e con essi la vittoria del candidato Evo Morales, che ha raccolto il 47,08% dei voti contro il 36,51% di preferenze andate al suo diretto avversario Carlos Mesa. Intanto, venerdì, nuove proteste sono scoppiate nel Paese: i manifestanti chiedono un secondo turno.

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 ottobre 2019 - 15:25
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 26.10.2019)

Secondo il verdetto riferito dall'agenzia di stampa statale Abi, a spoglio terminato il capo dello Stato uscente ha dunque ricevuto il 10,57% in più di voti dello sfidante, margine in virtù del quale, secondo la Costituzione boliviana, ha il diritto di dichiararsi vincitore anche se non ha superato la soglia del 50%.

Uno dei giudici del Tse, Idelfonso Mamani, ha assicurato che lo scrutinio è avvenuto sulla base di liste di elettori "verificate e affidabili" in un processo da cui è esclusa qualsiasi ipotesi di brogli, come invece è suggerito da più parti.

Sulla correttezza del voto ha vivacemente obiettato l'opposizione, costituita dal partito Comunidad Ciudadana di Mesa e dai comitati civici, che hanno chiesto l'intervento dell'Organizzazione degli Stati americani.

La stessa Osa ha proposto una revisione dello scrutinio e indicato che se il margine di vittoria fosse stato troppo stretto, sarebbe stato meglio procedere a un ballottaggio il 15 dicembre; posizione appoggiata da UE, USA, Argentina, Brasile e Colombia.

Persone in coda a La Paz per prendere la funivia che porta in centro città dopo il blocco delle strade attuato dai manifestanti. Keystone / Martin Alipaz

La dichiarazione di Morales vincitore delle presidenziali malgrado le accuse di brogli ha fomentato nuove proteste in Bolivia.

Blocchi stradali sono stati eretti a La Paz e Cochabamba, mentre prosegue lo sciopero avviato per protesta mercoledì e la sede del Tribunale supremo elettorale è sorvegliata da una forte presenza di forze di sicurezza, dopo le dimostrazioni che si sono svolte in prossimità dell'edificio giovedì.

Mesa, nei giorni scorsi, ha definito i risultati una "frode vergognosa" e ha esortato la folla a continuare con le proteste. I manifestanti chiedono che si svolga il secondo turno.

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Nel mirino dell'opposizione, la commissione elettorale che a un certo punto ha sospeso la pubblicazione dei risultati dello spoglio (che lasciava indicare un probabile ballottaggio), prima di riprendere e dare un risultato favorevole a Morales.

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