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Il codista, un disoccupato che si inventa il lavoro più utile d'Italia

Questo contenuto è stato pubblicato il 07 febbraio 2014 - 13:54

Il suo ufficio è la strada, la scrivania la metropolitana o l'auto dove gestisce le richieste: è il codista che, da qualche giorno, si vede agli uffici postali, in fila alle banche, in vari uffici amministrativi (ma non solo) di Milano. Ma chi c'è dietro questa "figura"?

C'è Giovanni Cafaro, intraprendente per necessità e paziente per professione, che a 42 anni si ritrova disoccupato poiché l'azienda per la quale lavora come responsabile marketing si trasferisce all'estero. Così si inventa il lavoro di sostituto di colonne per "conto terzi". Tutto è iniziato con cinquemila volantini per Milano ed il successo è subito arrivato, con una media di due-tre contatti al giorno.

Mezza Europa sta parlando di lui, da Le Monde, alla BBC, al Guardian, alla Russia, interrogandosi sulla vegeta burocrazia italiana, 23esima nell'UE per l'efficienza della pubbica amministrazione, dove il cavillo diventa sostanza e la sostanza il calvario di tanti, ma ora l'opportunità di Giovanni.

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