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I rapporti con la Svizzera? “Ottimi”

Stretta di mano tra Padoan e Widmer-Schlumpf dopo le accese polemiche degli ultimi giorni sull’andamento dei negoziati in ambito fiscale

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 ottobre 2014 - 22:17

Dopo il botta risposta dai toni non propriamente gentili sull'andamento dei negoziati fiscali tra i ministro Pier Carlo Padoan e Eveline Widmer-Schlumpf, sembra tornare il sereno tra i due paesi. O almeno, la diplomazia ha ripreso il sopravvento sulle reciproche accuse. "La mia pazienza ha un limite", aveva detto sabato la consigliera federale al vertice del Fondo monetario internazionale, cui una nota del Ministero delle finanze italiane aveva replicato: "non siamo noi a prendere in giro la controparte", è la Confederazione ad avere un "atteggiamento ondivago".

A Lussemburgo, dove la direttrice del Dipartimento delle finanze ha sottoscritto un memorandum d'intesa con i Ventotto per l'abrogazione dei regimi fiscali speciali in favore delle imprese estere, il ministro delle finanze italiano ha parlato di rapporti ottimi con la sua omologa elvetica che a sua volta ha promesso di limitare le esternazioni in pubblico sull'andamento delle trattative. La stretta di mano è servita a sancire la ritrovata unità d'intenti.

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