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"La più grande crisi umanitaria dal 1945"

Il mondo è confrontato alla peggiore crisi umanitaria dalla fine della seconda guerra mondiale, con 20 milioni di persone in quattro differenti paesi a rischio fame e malnutrizione. Lo ha dichiarato il sottosegretario per gli affari umanitari dell’ONU. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 marzo 2017 - 15:05
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 11.03.2017)
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Yemen, Somalia, Sud Sudan e Nigeria (nord est del paese). Questi quattro paesi, flagellati da conflitti armati, sono al centro della dichiarazione fatta davanti al Consiglio di sicurezza dell’ONU da Stephen O'Brien, sottosegretario per gli affari umanitari delle Nazioni Unite..

L’Alto responsabile rientra da un viaggio in questi paesi e ha lanciato un appello alla mobilitazione, domandando 4,4 miliardi di dollari alla comunità internazionale entro luglio per “evitare una catastrofe”.

"Senza sforzi globali collettivi e coordinati, la gente morirà di fame, e molti altri soffriranno e moriranno a causa delle malattie", ha aggiunto O’Brien.

"La più grande crisi umanitaria è in Yemen, dove i due terzi della popolazione, 18,8 milioni di persone, hanno bisogno di aiuti umanitari - ha sottolineato -. Rispetto al mese di gennaio ci sono tre milioni di persone in più che soffrono la fame cronicamente".

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