Disastro ecologico al largo del Perù
Il ministero dell'Ambiente del Perù ha riferito sabato che "la nuova stima" del petrolio versato nel mare di Ventanilla, durante un trasferimento il 15 gennaio scorso di greggio da una petroliera verso una raffineria della compagnia spagnola Repsol, raggiunge gli 11'900 barili, quasi il doppio di quanto preso in considerazione in precedenza.
Ad oggi ne sono stati recuperati 4'225 barili, che sono costituiti però da un'emulsione di acqua e greggio, e quindi non si tratta di una quantità netta". L'opera di disinquinamento a terra, ha poi detto, "ha riguardato 16'258 metri cubi di sabbia che, una volta trattata, sarà ricollocata nel punto di prelievo".
Lo stesso ministro Ramírez aveva reso noto giorni fa che la fuoriuscita di petrolio durante le operazioni di trasferimento alla raffineria La Pampilla di Repsol, ha raggiunto una fascia costiera lunga 44 chilometri, dall'altezza di El Callao fino alle coste di Chancay. Interessando in un vero e proprio disastro ecologico, un totale di 11'337 ettari di terra e di mare.
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