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Caso Cucchi, tutti assolti in appello

Nessun responsabile per la morte del 31enne romano avvenuta una settimana dopo l'arresto

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 ottobre 2014 - 20:04

La Corte d'appello di Roma ha mandato assolti tutti gli imputati - sei medici, tre infermieri e tre guardie penitenziarie - coinvolti nel processo per la morte di Stefano Cucchi, il geometra romano morto una settimana dopo il suo arresto per droga avvenuto nell'ottobre 2009 (in primo grado erano stati condannati per omicidio colposo i medici). La Procura aveva sostenuto che il 31enne era morto di fame e sete ma i giudici hanno ritenuto che non vi siano prove sufficienti, riguardo ai medici precedentemente condannati, per una sanzione penale.

La decisione è stata accolta con sconforto dai famigliari della vittima. "È una sentenza assurda, nostro figlio è morto ancora una volta", hanno detto i genitori. Non si può accettare che lo Stato sia incapace di trovare i colpevoli, noi continueremo la nostra battaglia finché non avremo giustizia". Il legale della famiglia, l'avvocato Fabio Anselmo, ha annunciato il ricorso in Cassazione contro il verdetto della Corte d'appello.

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