Facebook affonda in borsa
Sono state probabilmente la vicenda di Cambridge Analytica e le nuove normative europee sulla privacy a far sì che Facebook, nel secondo trimestre dell'anno, abbia ottenuto risultati al di sotto delle attese con un conseguente crollo in borsa dei titoli della società.
Facebook chiude il secondo trimestre con ricavi in aumento del 42% a 13,2 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 13,4 miliardi.
Delude anche la crescita degli utenti, saliti dell'11% a 1,47 miliardi, meno delle attese del mercato che prevedeva un aumento del 13% a 1,48 miliardi. L'utile netto si è attestato a 5,1 miliardi di dollari.
I risultati sotto le attese affondano il titolo Facebook in borsa: i titoli del social media perdono quasi il 20% nelle contrattazioni after hours. In pochi minuti il valore di un'azione è passato da 217 a 172 dollari e il leader della società, Mark Zuckerberg brucia di conseguenza 16,8 miliardi di dollari.
Una perdita che - secondo il Bloomberg Billionaires Index - lo fa scivolare dal terzo al sesto posto degli uomini più ricchi al mondo.
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