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Putin: "Il mondo sottovaluta il rischio di una guerra nucleare"

Il presidente russo Vladimir Putin ha aspramente criticato le potenze occidentali durante l’annuale conferenza stampa sullo stato della nazione, durata quasi 4 ore. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 20 dicembre 2018 - 20:53
tvsvizzera.it/Zz /ats/reuters con RSI (TG del 20.12.2018)
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L’Occidente vuole frenare lo sviluppo russo e le sanzioni nei confronti di Mosca sarebbero una dimostrazione del "crescente potere del paese".

Come già promesso in marzo prima delle elezioni da cui è uscito, senza sorprese, vincitore, Putin ha assicurato che la Russia entrerà nella top 5 delle potenze economiche mondiali. Attualmente si trova in dodicesima posizione.

Il presidente russa ha descritto le accuse di spionaggio nei confronti del suo paese come un pretesto per rallentarne lo sviluppo. "Se non ci fosse stato il caso Skripal, avrebbero sicuramente pensato a qualcos'altro", ha detto.

Le critiche di Putin hanno toccato anche la democrazia delle potenze occidentali, colpevoli, secondo lui, di non rispettare il volere dei votanti. Come esempio ha citato la vittoria alle presidenziali statunitensi di Donald Trump o il referendum in Gran Bretagna sull’uscita dall’Unione Europea.

"La Brexit è stata decisa, ma nessuno vuole implementarla. Non vogliono riconoscere i risultati delle votazioni e i processi democratici ne risultano indeboliti", ha dichiarato.

Il discorso fiume, durato quasi 4 ore, è iniziato come da tradizione con l’illustrazione della situazione economica della Russia, che ha dire del presidente, necessita di "una svolta" nel settore tecnologico. "Senza ciò, la nostra nazione non avrà futuro". "Ma ce la faremo", ha detto, sottolineando degli aspetti positivi della situazione attuale, come la prevista crescita dell’1,8% nel 2019, l’incremento dei salari e il livello di inflazione "accettabile".

Oltre 1'700 giornalisti

Si tratta la 14esima conferenza stampa sullo stato della nazione. Più di 1'700 giornalisti, russi e stranieri, hanno partecipato. La “performance”  di Putin dura solitamente diverse ore con un record di 4 ore e 40 minuti nel 2008. 

Corsa agli armamenti

Anche quest’anno, nel momento dedicato alle domande, sono stati toccati diversi temi d’attualità. In particolare, Putin ha definito “giusto” il ritiro delle truppe statunitensi dalla Siria annunciato da Donald Trump.

Ha d’altro canto messo in guardia contro il rischio della "distruzione del sistema internazionale" per il controllo delle armi atomiche dopo l’annuncio del ritiro degli Stati Uniti dal trattato nucleare INF. 

Questa settimana aveva annunciato che Mosca avrebbe sviluppato nuovi missili se Washington abbandonerà l’accordo, che vieta la produzione di testate con un raggio da 500 a 5'000 chilometri.

"Avevate paura della Guerra Fredda ai tempi dell'Unione Sovietica? E ora non avete paura? La questione è seria e Il mondo sta sottovalutando il pericolo di una guerra nucleare", ha dichiarato Putin, che ha aggiunto: "È molto difficile prevedere cosa accadrà con il tramonto del trattato sui missili a medio e corto raggio. Certo, se i missili compariranno in Europa, la Russia saprà difendersi".

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