Navigation

Pechino sembra ignorare i 30 anni di Piazza Tienanmen

Il giovane che il 5 giugno 1989 in Cangan Boulevard si era coraggiosamente messo davanti ai blindati diretti in Piazza Tienanmen, riuscendo momentaneamente a fermarli. Keystone


Sono state rafforzate le misure di sicurezza in Piazza Tienanmen in occasione del trentesimo anniversario della repressione delle proteste da parte del regime cinese.

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 giugno 2019 - 11:31
tvsvizzera/reuters/spal con RSI

L'intervento dei carri armati, il 4 giugno del 1989, contro le migliaia di studenti riuniti sulla piazza per rivendicare la libertà d'espressione e il diritto di manifestare, resta tuttora un tabù nel gigante asiatico.

La settimana scorsa il Ministero della difesa ha condannato l'uso del termine "repressione" in riferimento a quei fatti che secondo alcune ong hanno provocato la morte di parecchie migliaia di persone. E per i leader del movimento che si sono rifugiati all'estero le aspirazioni dei militanti democratici nel 1989 continuano ad essere soffocate dalle autorità cinesi.

Altri sviluppi

Contenuto esterno


Polemica Pechino-Washington

Sul piano diplomatico alla vigilia di questo anniversario il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha chiesto la liberazione di tutti gli attivisti dei diritti umani reclusi in Cina e ha reso omaggio "agli eroi del popolo cinese che si sono coraggiosamente alzati 30 anni fa in Piazza Tienanmen per reclamare il rispetto dei loro diritti".

Da parte sua l'ambasciata cinese a Washington ha subito replicato sostenendo che "chiunque tenterà di manipolare o intimidire il popolo cinese (…) o di celebrare 'lo scontro di civiltà' per ribaltare una tendenza ineluttabile è votato al fallimento" e ha denunciato "i pregiudizi e l'ignoranza" del capo della diplomazia statunitense.


Contenuto esterno


Turisti distratti

Ma martedì i numerosi turisti assiepati nei punti di controllo della piazza, presidiata da centinaia di agenti in divisa e in borghese, non sembravano ricordarsi di quei tristi eventi.  "Non ne ho mai sentito parlare, non sono al corrente", ha risposto un visitatore cinese sui trent'anni, interrogato da media occidentali. "È oggi l'anniversario? Lo avevo dimenticato", ha affermato invece una donna prima di allontanarsi frettolosamente.

Secondo Amnesty International decine di dissidenti sono stati incarcerati o posti agli arresti domiciliari in queste settimane e i riferimenti alla repressione di 30 anni fa vengono sistematicamente censurati sui social media. Nessuna celebrazione è consentita nella Cina continentale mentre commemorazioni sono previste ad Hong Kong e Taiwan.

Contenuto esterno


Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.