Siria, strage in un mercato
L’esplosione di un camion-bomba in un mercato affollato ha ucciso decine di persone sabato ad Azaz, città siriana al confine con la Turchia controllata da gruppi ribelli.
I morti sarebbero 60, secondo la televisione libanese degli Hezbollah Al Manar e l’emittente panaraba al Arabiya, che citano fonti vicine all’opposizione siriana.
A riferire le dinamiche dell’attentato, che ha causato anche il ferimento di circa 150 persone, erano stati inizialmente alcuni attivisti della città nella provincia di Aleppo.
L’esplosione è avvenuta di fronte a un tribunale islamico. Per ora non ci sono rivendicazioni, ma Azaz è stata più volte teatro di attacchi da parte dell’autoproclamato Stato islamico, che tenta di conquistare la città.
Intanto, sempre nel nord del Paese, almeno 21 terroristi dell’Isis sono stati “neutralizzati” nell’ambito dell’operazione ‘Scudo dell’Eufrate’. Lo rende noto lo Stato maggiore turco, citato dalla testata Hürriyet.
Nelle ultime 24 ore, al contempo, 156 obiettivi dell’Isis -inclusi rifugi, quartier generale, posizioni difensive e veicoli- sono stati colpiti dall’Esercito libero siriano, appoggiato da Ankara.
I raid aerei della Coalizione a guida USA hanno invece causato la morte di almeno 11 civili, di cui 5 minori appartenenti alla stessa famiglia, nella provincia di Raqqa. È quanto denuncia l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, secondo cui nel 2016 i civili uccisi nei bombardamenti della Coalizione sono stati 467, di cui 108 minori.
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