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"Era una persona inquietante"

Così descrive il presunto omicida il suo ex legale Valerio Maraniello che ha suo tempo aveva rimesso il mandato perché si trattava di un cliente ingestibile

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 aprile 2015 - 21:26

Terrore a Palazzo di Giustizia di Milano: un uomo imputato in un processo a suo carico per bancarotta fraudolenta, Claudio Giardiello, 57 anni, immobiliarista, originario di Benevento, ha ucciso a colpi di pistola tre persone, e ne ha ferite altre due. L'uomo ha sparato in un'aula al terzo piano, durante il suo processo, poi è sceso al secondo piano e ha sparato ad un giudice nella sua stanza, uccidendolo.

Le vittime

Il magistrato ucciso è il giudice della seconda sezione fallimentare del Tribunale di Milano Fernando Ciampi. L'avvocato, colpito in aula durante l'udienza, è Lorenzo Alberto Claris Appiani. La terza vittima è Giorgio Erba, che sarebbe un coimputato di Giardiello.

La fuga e l'arresto

Lo sparatore è rimasto a lungo all'interno del Palazzo Giustizia, che è stato evacuato. Giardiello è riuscito a far perdere le sue tracce e a fuggire in moto. L'uomo è stato arrestato poco dopo dai carabinieri nella zona di Vimercate, in un centro commerciale. Portato nella sede dei carabinieri di Vimercate, l'uomo di è sentito male ed è stato trasportato in ambulanza, dove ancora non si sa.

Pronto a uccidere nuovamente

Claudio Giardiello «era pronto ad uccidere altre persone a Vimercate». Lo ha detto il ministro dell'Interno, italiano Angelino Alfano, in una conferenza stampa. Claudio Giardiello era diretto da un altro dei suoi ex soci quando i carabinieri di Vimercate lo hanno intercettato nelle vicinanze del centro commerciale «Torri Bianche» di Vimercate. Forse voleva chiudere i conti anche con lui dopo la strage al Tribunale di Milano. È stato preso perché i carabinieri hanno riconosciuto scooter e targa.

Settore edile

Claudio Giardiello, lavorava nel settore dell'edilizia. Giardiello, 57 anni, è nato a Benevento il 6 marzo del 1958, ed è residente in Brianza. A quanto si è appreso aveva diverse società ma negli ultimi tempi si trovava in gravissime difficoltà finanziarie, sfociate in diverse cause giudiziarie. Secondo l'avvocato Valerio Maraniello, Giardiello «è una persona sopra le righe, ingestibile come cliente perché non ascoltava mai i consigli. Era uno che pensava che tutti lo volessero fregare, era paranoide». L'avvocato Maraniello ha spiegato di avere difeso Giardiello fino ad un paio di anni fa e poi di avere lasciato il mandato proprio perché era un cliente "difficile" (vedi intervista video).

Alcune testimonianze di chi era dentro il Palazzo di giustizia

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