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Una montagna "sacra" al Gran Paradiso

Un'iniziativa per riconoscere che l’uomo è anche capace di imporsi un limite e lasciar spazio alla natura. @rsi

Promossa un'iniziativa per rendere la cima del Monveso inviolabile, come simbolo del rispetto dell'uomo verso la natura.

Questo contenuto è stato pubblicato il 07 marzo 2022 - 08:33
Marco Carlone, RSI News

Cento anni sono passati da quando il Gran Paradiso è diventato il primo parco nazionale d’Italia. Per questa ricorrenza, un gruppo di alpinisti, scienziati, scrittori; uomini e donne di montagna e di pianura, ha lanciato una proposta per rendere inviolabile una cima secondaria del parco: il Monveso di Forzo.

Per i promotori dell’iniziativa, quest’azione simbolica sarebbe un modo per riconoscere che l’uomo è stato sì in grado di antropizzare gli ambienti, anche i più remoti, ma che è altresì capace di imporsi un limite e lasciar spazio alla natura.

Per gli alpinisti e i camminatori non ci sarebbero comunque divieti o sbarramenti: l’inviolabilità del Monveso vorrebbe essere solo il frutto di un impegno collettivo volto a proporre uno sguardo differente sulle relazioni tra l’uomo e le Alpi, uno spunto per imparare a osservare la natura da lontano senza sentire il bisogno di conquistarla.

Ad oggi sono più di 750 i firmatari della proposta, tra cui alcune personalità del mondo alpinistico e dell’arrampicata come Hervé Barmasse e Manolo.

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