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Movimento 5 Stelle quo vadis?

Le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria hanno lasciato esangue il Movimento 5 Stelle, che sembra ormai in caduta libera. Intervista all'ex esponente dei 5 Stelle, il senatore De Falco, e reportage tra gli attivisti di Ostia.

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 gennaio 2020 - 11:24
Enrico Marra, tvsvizzera
Militanti grillini ai tempi d'oro del movimento Keystone / Andrew Medichini


Il Movimento 5 stelle è senza guida. Vito Crimi, reggente fino agli Stati generali di marzo, invoca suggerimenti dagli eletti. Idee non ce ne sono. La batosta delle elezioni regionali ha stordito i pentastellati.

Dai vertici arrivano notizie raffazzonate che cercano di minimizzare la crisi, mentre nel movimento sembra funzionare poco o nulla. A partire dalla vetrina dei pentastellati, la Capitale guidata da quasi quattro anni da Virginia Raggi.

Il movimento sembra anche essersi scollato dal territorio: i tempi in cui era l'unica forza politica a riempire le piazze sembrano molto lontani.

Oggi resta arroccato nei palazzi di potere, in preda a lotte intestine e ad uno sfaldamento che va avanti da settimane facendo registrare una preoccupante moria di parlamentari, per lo più dissidenti che vengono cacciati o che abbandonano mettendo in pericolo la tenuta del governo, soprattutto in Senato dove la maggioranza è esigua.

Un allarme che ha portato i capigruppo parlamentari a chiedere espressamente di interrompere le epurazioni dei dissidenti e dei colleghi coinvolti nella ormai famosa ‘rimborsopoli’.

I parlamentari che hanno abbandonato la rivoluzione grillina in questa legislatura sono ormai 31, la maggioranza dei quali negli ultimi mesi.

In disaccordo su alcuni provvedimenti avallati dal movimento durante il Governo giallo-verde, come i decreti sicurezza targati Salvini, il senatore Gregorio De Falco è stato tra i primi ad essere cacciati.

Passato al gruppo misto, questo ufficiale di Marina, divenuto celebre per la frase urlata al comandante Schettino durante il naufragio della Concordia, combatte strenue battaglie contro quelle riforme grilline che considera incostituzionali, ad esempio il taglio del numero dei parlamentari contro cui ha organizzato la raccolta delle firme dei parlamentari per chiedere un referendum abrogativo. 

De Falco analizza così la crisi del Movimento 5 Stelle: 

Mentre i malumori degli eletti pentastellati rimbombano tra le mura dei palazzi della politica per tutto quello che non va più, dalla mancanza di democrazia interna al movimento al ruolo poco chiaro della Casaleggio Associati, passando per la rinuncia ad alcune battaglie identitarie, molti attivisti continuano a crederci e ad impegnarsi.

All’aria aperta, tra la gente proprio come quando hanno cominciato, gli attivisti del Movimento 5 stelle di Ostia, divenuti amministratori municipali, continuano ad organizzare attività coinvolgendo la popolazione. Dal volontariato per la pulizia delle spiagge per arrivare ad un evento di riciclo di giocattoli usati che da qualche anno riscuote molto successo, in nome della condivisione e dell’ecologismo. Loro hanno ancora fiducia nelle possibilità del movimento.


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