Caso dei falsi Modigliani, perizia conferma la non autenticità
Con l’eccezione di un disegno, le opere di Modigliani esposte nel marzo scorso al Palazzo Ducale di Genova, e sequestrate dopo l'esposto di un esperto, sono tutti false. È quanto emerso da una perizia commissionata dagli inquirenti.
Palazzo Ducale rende noto di essere "parte fortemente lesa" nella vicenda. La procura sequestrò nel luglio scorso 21 opere esposte. Tre gli indagati tra cui il curatore della mostra, il ticinese Rudy Chiappini.
"Per me non cambia nulla. L'attribuzione delle opere a Modigliani non l'ho fatta io, mi sono solo limitato a raccogliere informazioni già esistenti. Bisognerà risalire alla fonte, a chi ha fatto la prima attribuzione. Io resto comunque dell'idea che quei quadri siano buoni", ha detto all’agenzia Ansa lo stesso Chiappini, indagato nell'inchiesta della procura di Genova insieme al presidente di MondoMostre Skira Massimo Vitta Zelman e al collezionista e mercante d'arte Joseph Guttmann, proprietario di alcune delle opere ritenute false.
L'indagine è per i reati di truffa aggravata, messa in circolazione di false opere d'arte e riciclaggio.
"Bisognerà leggere la perizia - prosegue Chiappini - che alla Radiotelevisione svizzera si è detto tranquillo, ipotizzando che la bufera scoppiata lo scorso anno attorno alle opere dell'artista sia dovuta "a una lotta sotterranea tra alcuni esperti per assicurarsi un ruolo prominente" in vista del centenario dalla morte di Modigliani.
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