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L'inchiesta su appalti sanitari fa tremare il Pirellone

Emerge un'appendice svizzera nell'indagine condotta dalla Procura di Monza e che ha portato all'arresto del consigliere regionale Fabio Rizzi

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 febbraio 2016 - 21:15

Sta facendo tremare i piani alti del Pirellone l'inchiesta condotta dalla Procura di Monza sui presunti appalti truccati per le cure odontoiatriche negli ospedali lombardi che ha portato all'arresto di Fabio Rizzi, braccio destro di Roberto Maroni ed estensore della riforma sanitaria regionale.

Ventuno in tutto le persone indagate per un giro d'affari di 400 milioni a favore di un gruppo di società riconducibili all'imprenditrice Maria Paola Canegrati, cui venivano assegnati servizi in gare pubbliche pilotate grazie alle aderenze politiche di cui godeva. Una complessa inchiesta giudiziaria da cui emerge pure un'appendice in Svizzera e dagli esiti ancora non del tutto decifrabili.

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