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Il terremoto che cambiò Bussana

Una veduta suggestiva del paese. sanremo.it

La prima vita del borgo di Bussana, in provincia di Imperia, finisce nel  febbraio del 1887, quando un terremoto costringe gli abitanti a evacuare il paese e sfollare più in basso, dove fondano Bussana Nuova.

Questo contenuto è stato pubblicato il 08 agosto 2021 - 15:00
Simone Benazzo e Marco Carlone, RSI News

La seconda vita di Bussana comincia nel 1959, quando un noto ceramista torinese, Mario Giani, in arte Clizia, scopre queste rovine, ormai inagibili. Se ne innamora e decide di costituirvi una comunità di artisti internazionali. Clizia e i primi seguaci iniziano a ristrutturare le case diroccate, invitando chiunque sogni un luogo in cui esprimersi liberamente a trasferirsi a Bussana Vecchia per contribuire alla sua rinascita. 

A questo speciale borghetto ligure i decenni seguenti non portano solo fama mondiale, nuovi residenti e frotte di turisti (soprattutto stranieri), ma anche problemi con la legge. L’Agenzia del Demanio ha avviato infatti un contenzioso, contestando ai bussanesi il reato di occupazione abusiva. Sono fioccate le multe e oggi incombe lo spettro dello sgombero: al momento il futuro del borgo degli artisti resta sospeso.

Nei suoi sessant’anni di vita Bussana Vecchia ha cambiato volto, abitanti e forse anche anima, ma chiunque la visiti non ha dubbi: è ancora un luogo fuori dal comune.

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