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Corruzione, Formigoni condannato a 5 anni e 10 mesi

Presidente della Regione Lombardia dal 1995 al 2013, era soprannominato 'il Celeste' [immagine d'archivio]. Keystone / Matteo Bazzi

Roberto Formigoni è stato definitivamente condannato giovedì a 5 anni e 10 mesi di detenzione. La Corte di Cassazione italiana ha concesso all'ex governatore della Lombardia, accusato di corruzione nel processo per il crac delle fondazioni Maugeri e San Raffaele, un leggero sconto di pena per prescrizione. Il 71enne è arrivato venerdì al carcere milanese di Bollate.

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 febbraio 2019 - 08:45
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (News e Infonotte del 21.02.2019)

Il verdetto è arrivato in serata. Nella requisitoria, il procuratore generale della Cassazione Luigi Birritteri ha sottolineato "il baratto corruttivo" che ha visto Roberto Formigoni tra i protagonisti e ha messo l'accento sulla "imponente" mole di prove.

Birritteri ha ricordato come la vicenda riguardi un giro di circa 70 milioni di euro, più 6 milioni sotto forma di cene, viaggi e vacanze, arrivati "in vari flussi e forme" all'ex presidente della Regione Lombardia. I difensori si erano battuti per l'assoluzione o, in alternativa, l'annullamento della condanna e il rinvio del procedimento.

La Cassazione ha respinto anche gli altri ricorsi dei coimputati. In particolare, è stata confermata la condanna a 7 anni e 7 mesi per Costantino Passerino, ex manager della Maugeri, e quella a 3 anni e 4 mesi per l'imprenditore Carlo Farina. È risultato inammissibile il ricorso dell'assolta Carla Vites, che chiedeva un proscioglimento più ampio.

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L'ordine di carcerazione per Roberto Formigoni è stato firmato venerdì mattina dal sostituto procuratore generale di Milano Antonio Lamanna. 

In base alla nuova legge contro la corruzione, l'ex governatore non può più espiare la pena in detenzione domiciliare solo in virtù dell'età. L'avvocato difensore Mario Brusa ha comunque depositato un'istanza perché il suo assistito possa scontare la pena a casa.

Cresciuto nelle file della Democrazia Cristiana, 71 anni, Roberto Formigoni in Regione Lombardia era soprannominato 'il Celeste', lo stesso appellativo tributato all'imperatore cinese. Militò a lungo nelle file di Forza Italia. Sulla sua formazione, forte fu l'impronta di don Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione. 

Tra le riforme portate avanti in Regione, la più importante è quella del sistema sanitario, con l'apertura al settore privato. Le indagini, che riguardano un giro di tangenti proprio nella sanità, lo travolsero nel 2012.

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