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"Una scossa violenta"

Il centro Italia non riesce a rialzare la testa. Il paese è stato scosso da un nuovo violento terremoto con epicentro in Umbria. Decine i feriti. Gli sfollati potrebbero arrivare a 100'000

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 ottobre 2016 - 20:47

Violento come non si vedeva da decenni, il terremoto di domenica mattina in Centro Italia ha perlomeno risparmiato le vite degli abitanti: il bilancio parla infatti di una ventina di feriti e nessun morto.

E' veramente quasi un miracolo perché, è stato un sisma violento, di magnitudo 6,5 sulla scala Richter. La terra ha tremato in Lazio, Abruzzo, nelle Marche e in Umbria, dove è stato individuato l'epicentro. Ma le scosse sono state avvertite quasi in tutta Italia, dalla Puglia fino all'Alto Adige ma anche da noi e fino in Austria.

Nelle zone colpite, già in parte sgomberate dopo il terremoto di mercoledì scorso, la macchina dei soccorsi era già all'opera. E ora le autorità lanciano l'allarme per il crescente numero di sfollati.

L'inviato da Norcia, epicentro del sisma

L'inviato della RSI si è recato a Norcia, proprio il posto in cui è stato individuato l'epicentro.

I danni nella città di Roma

Il terremoto è stato avvertito e ha fatto paura anche a Roma, dove si contano danni a causa della struttura geologica su cui poggia la città, costruita su terreni morbidi e alluvionali.

Il parere di un esperto. Che cosa sta succedendo?

Domenico Giardini, professore di sismologia al politecnico di Zurigo spiega i motivi delle continue scosse e dice, purtroppo, che non si tratta di scosse di assestamento.

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