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Roma ascolta il Ticino

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Immigrazione, sicurezza e sistema fiscale al centro dei primi colloqui italiani di Norman Gobbi e Christian Vitta

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 aprile 2016 - 10:22

"Il viaggio è stato positivo". È un bilancio favorevole quello che il consigliere di Stato Norman Gobbi traccia al termine della prima giornata della trasferta romana che lo ha visto impegnato con il collega di Governo Christian Vitta in vari incontri con le istituzioni italiane per affrontare il rapporto tra il Ticino e l'Italia.

I due consiglieri di Stato durante una pausa tra i vari colloqui alaNEWS/RSI

"Gli incontri ci hanno permesso di arricchire le nostre conoscenze, esporre le nostre visioni, spesso condivise", rileva Norman Gobbi che domani, giovedì, lascerà Roma. Per Christian Vitta invece gli incontri nella capitale italiana proseguiranno: "Con un consigliere economico vicino a Renzi ho avuto la possibilità di presentare il modello di clausola di salvaguardia che il canton Ticino sta portando avanti, abbiamo sensibilizzato a livello svizzero, ora si tratta di sensibilizzare anche al di fuori dei confini nazionali".

Al centro dell'agenda del titolare del dipartimento delle Istituzioni e di quello dell'Economia vi sono temi inerenti l'immigrazione, la sicurezza e il sistema fiscale su cui stanno condividendo informazioni ed esperienze. In mattinata Gobbi e Vitta hanno partecipato ai lavori della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale presieduta da Giancarlo Giorgetti, hanno incontrato il consigliere Vieri Ceriani, capo negoziatore degli accordi fiscali per il ministero dell'Economia e Finanze e hanno avuto un colloquio con Amedeo Teti, dirigente generale del Ministero dello sviluppo economico.

La tecnologia aiuta a tenersi aggiornati su quanto sta capitando in Ticino alaNEWS/RSI

"Abbiamo anche avuto un pranzo di lavoro con esponenti dei ministeri che si occupano di immigrazione - spiega Norman Gobbi - con lo scopo di capire quale sia la situazione reale in Italia perché quel che succede oggi in Italia, domani sarà una realtà anche al confine italo-svizzero di Chiasso. Qui abbiamo potuto discutere con chi ha una visione più ampia, come l'Organizzazione internazionale dell'immigrazione, che ci ha dato una visione su tutto l'arco del Mediterraneo". Per il direttore del Dipartimento delle istituzioni significativo è stato anche l'incontro con la Direzione Antimafia.

Noemi La Barbera/alaNEWS

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