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Verbano, "Navigazione ritiri i licenziamenti"

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I 34 dipendenti licenziati dalla Navigazione Lago Maggiore, riuniti venerdì in assemblea, hanno deciso di incontrare la Direzione di Arona per chiedere l'annullamento dei tagli. La società, negli scorsi giorni, aveva deciso di non più garantire il servizio sulle acque svizzere del Verbano e per questo dimettere il personale elvetico a fine stagione. Gli impiegati, 14 fissi e 20 stagionali, si rivolgeranno anche all’Ufficio federale dei trasporti (UFT).

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 giugno 2017 - 20:25
tvsvizzera.it/ri con RSI (Quotidiano del 17.6.2017)

I dipendenti -riuniti in assemblea con i sindacati Unia, Ocst e Sev- hanno deciso di reagire. All’Ufficio federale dei trasporti, chiederanno se un eventuale subappalto dall'italiana Gestione Governativa Navigazione Laghi alla Società navigazione del Lago di Lugano (SNL) rispetti la concessioneLink esterno e la ConvenzioneLink esterno.

"Frutto di un accordo Italia-Svizzera"

Giovedì, le due società avevano annunciato una collaborazione, allo studio dal 2016 e frutto di un accordo Italia-Svizzera, che potrebbe concretizzarsi entro fine anno per garantire il trasporto pubblico e i servizi turistici sulle acque svizzere del Lago Maggiore.

La nuova offerta, si leggeva in un comunicato, “terrà conto delle professionalità ed esperienze esistenti e dovrà rispettare il principio della copertura dei costi”.

Per gli utenti, una buona notizia: l’offerta dovrebbe portare anche al riconoscimento degli abbonamenti generali e "metà-prezzo".

"Conseguenza della nuova concessione"

Non si parla, invece, della riassunzione dei 34 dipendenti. Un disimpegno che la Navigazione Lago Maggiore giustifica con la concessione che entrerà in vigore dal 2018, rilasciata dall’UFT “a condizioni differenti” rispetto alle precedenti con "rilevanti mutamenti allo scopo di realizzare un servizio integrato pubblico-privato finanziariamente sostenibile".

Se la società precisa che il licenziamento riguarda i soli 14 dipendenti di ruolo –gli altri 20 “sono stati assunti con contratti stagionali, che avranno naturale scadenza al termine della stagione turistica 2017”- i sindacati denunciano -per voce di Andrea Stroppini del Sev, al Quotidiano della RSI- decisioni “unilaterali che esulano dalle regole di un vero partenariato sociale”.

Una seconda riunione del personale è prevista per venerdì 23 giugno.

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