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Passa a Varese la mozione anti-burqa

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Approvata in Consiglio comunale la proposta del centro-destra che rischia però di restare lettera morta

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 gennaio 2015 - 11:44

È passata in Consiglio comunale a Varese la mozione anti Bruqa. La proposta presentata a fine agosto dai rappresentanti del gruppo Liberi per Varese (Forza Italia e Udc) Piero Galparoli e Ciro Grassia è stata approvata giovedì sera con 20 voti (centrodestra-Lega) contro 1 (Sel) mentre i consiglieri di Pd e M5S si sono astenuti.

Il testo, che dovrà ora trovare una concretizzazione da parte dell'esecutivo cittadino, chiede di "impedire la dissimulazione del viso nei luoghi pubblici o aperti al pubblico" per motivi di sicurezza e di natura culturale ("usanze che contrastano con la storia, le leggi e il comune sentire del nostro paese"). Al momento del voto la maggioranza, che va dalla Lega agli alfaniani del Ncd, ha votato compatta, nonostante le divergenze della vigilia sul testo da sottoporre al plenum.

Il voto, di sicuro impatto politico, avrà comunque scarse applicazioni pratiche, dal momento che ai sindaci non è consentito di emanare disposizioni che vanno a incidere sulle norme statali di pubblica sicurezza.

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