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Migranti, niente esercito al confine

Le guardie di confine hanno gestito l'aumento degli arrivi con le loro forze keystone

L'impennata di arrivi in Ticino, circa 200 al giorno nelle ultime settimane, non raggiunge la soglia prevista per l'intervento

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 agosto 2016 - 12:26

L'afflusso di migranti in Ticino ha conosciuto la prevista impennata nel corso dell'estate, con circa 200 arrivi al giorno nelle ultime settimane. Una situazione impegnativa per chi lavora al confine ma ben distante dal limite fissato in aprile per l'impiego dell'esercito, che per assicurare un eventuale intervento aveva spostato le date di alcuni corsi di ripetizione, per il momento trascorsi senza che l'emergenza si sia presentata.

La soglia fissata per l'impiego di militari era di 30'000 arrivi in pochi giorni, una situazione mai vista in Svizzera e che, guardando all'evoluzione delle cifre, probabilmente non si presenterà a medio termine.

Le guardie di confine hanno finora gestito la maggiore pressione al confine sud con le proprie forze, ma se la situazione dovesse precipitare i soldati sono pronti a intervenire immediatamente.

sf

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