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L'Italia teme il voto ticinese

I politici oltre frontiera guardano soprattutto ad altre possibili misure contro i frontalieri e mettono le mani avanti

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 aprile 2015 - 10:17

Ancora non si conosceva la composizione del Gran Consiglio, ma è bastato il risultato della votazione sul Consiglio di Stato che già fioccavano le prime reazioni in "difesa", lunedì mattina, di alcuni politici di diversi schieramenti che siedono in Regione Lombardia.

Forza Italia e Partito Democratico, quest'ultimo per bocca di un uomo vicino a Matteo Renzi, Alessandro Alfieri, hanno espresso preoccupazione se questo voto significherà attacchi o discriminazione nei confronti dei lavoratori italiani.Luca Marsico, uomo forte di Silvio Berlusconi in provincia di Varese, è sicuro che in caso di derive populiste la Regione saprà cercare il dialogo con le autorità svizzere.

La Lega Nord, in controtendenza, plaude al risultato elettorale degli amici leghisti, anche se da più parti sono accusati di sostenere gli italiani con le mozioni, per poi festeggiare con chi li attacca politicamente in Svizzera. Brianzasottolinea come il problema sollevato nel cantone sia reale, ma stigmatizza i toni utilizzati dagli uomini di Bignasca.

sdr

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