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Ecco come lavorano le pattuglie miste transfrontaliere

Guardie di confine elvetiche e poliziotti italiani insieme a pattugliare le zone di confine tra Italia e Svizzera. Il servizio è iniziato alcuni giorni fa e noi abbiamo seguito una di queste pattuglie.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 marzo 2019 - 20:16
tvsvizzera.it/fra con RSI
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Venerdì è stato il primo giorno di lavoro per le pattuglie miste di confine. Guardie di confine e polizia di Stato italiana hanno cominciato con un posto di blocco congiunto all'altezza del depuratore di Pizzamiglio.

A febbraio le autorità svizzere e quelle italiane avevano siglato la dichiarazione d'intenti per dare il via a questa nuova unione di forze mirata - come espresso dal responsabile del ministero dell'Interno - alla lotta contro la migrazione illegale.

Il primo dispositivo formato da due Guardie di confine svizzere e da tre agenti italiani ha seguito il protocollo che prevede, per gli agenti "ospiti" nell'altra nazione, compiti esclusivamente di assistenza, osservazione e informazione e non possono eseguire autonomamente misure di polizia.

Gli agenti impiegati - 16 uomini della Polizia di Stato settore frontiera da Luino e Chiasso e 12 Guardie di confine - hanno seguito una formazione specifica congiunta svoltasi nei mesi invernali del 2018. 

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