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Accordi fiscali bloccati dalla questione frontalieri

Per l'ambasciatore a Roma Kessler il cambio alla testa del DFF potrebbe avere delle conseguenze sull'intesa. Le resistenze maggiori provengono da Ticino e Lombardia

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 ottobre 2015 - 18:20

Per giungere a un'intesa globale tra Italia e Svizzera in ambito fiscale va soprattutto sciolto il nodo dei frontalieri, su cui pesano le resistenze di Ticino e Lombardia. È quanto sostengono gli ambasciatori dei due paesi, nelle rispettive capitali, Giancarlo Kessler e Cosimo Risi intervenuti al Forum per il dialogo tra Italia e Svizzera in corso a Milano.

In particolare, convengono i due diplomatici, recenti misure adottate dal Canton Ticino (casellario giudiziale e certificato carichi pendenti) hanno creato qualche ostacolo alle trattative.

Nell'intervista rilasciata a tvsvizzera.it l'ambasciatore Giancarlo Kessler ha inoltre auspicato che si giunga a un'intesa prima del cambio alla testa del Dipartimento federale delle finanze. Il successore di Eveline Widmer-Schlumpf, che proprio ieri ha annunciato di volersi ritirare a fine anno, potrebbe infatti avere diverse priorità e i tempi potrebbero ulteriormente dilatarsi.

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