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"Garanzie o addio Regio Insubrica"

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Il Verbano-Cusio-Ossola: "L'intenzione è uscire dalla comunità transfrontaliera se non riceveremo dal Governo ticinese dichiarazioni rassicuranti sui frontalieri"

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 febbraio 2014 - 17:16

L'esito referendario di domenica in Svizzera obbliga l'Amministrazione provinciale del Verbano-Cusio-Ossola (VCO) "a una presa di posizione da assumere con un ordine del giorno consigliare. Facciamo parte della comunità italo-elvetica della Regio Insubrica: l'intenzione è uscirne se non riceveremo dal Governo ticinese dichiarazioni rassicuranti in merito alla presenza in Svizzera dei nostri lavoratori frontalieri". Lo dichiara il presidente, Massimo Nobili, aprendo i lavori del consiglio provinciale di questa mattina.

"E' un esito davvero preoccupante - ha detto Nobili - che evidenzia una regressione se visto nel complesso di un'Europa che deve puntare a una maggiore integrazione".

"Chiederò - ha aggiunto il presidente del VCO - alla Regio Insubrica, la comunità transfrontaliera di cui facciamo parte con il canton Ticino e le province di Varese, Novara, Lecco e Como, di chiarire quale a tale proposito siano gli effettivi intendimenti del Governo ticinese. A fronte di risposte non soddisfacenti la scelta sarà obbligata: chiamarci fuori da questa associazione di parternariato, il cui obiettivo è la realizzazione di progetti comuni e condivisi".

ansa/joe.p.

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