Quei cineclub delle colonie libere italiane in Svizzera
Negli anni '70 del secolo scorso, l'attività preferita dei migranti italiani, dopo lo sport, era il cinema. Piacevano soprattutto le proiezioni organizzate dalla missione cattolica e dalle colonie libere italiane.
Proprio le colonie libere, nate dai movimenti antifascisti, in pochi anni costituirono una trentina di cineclub nella svizzera tedesca e romanda, formando degli animatori culturali. L'obiettivo - centrato in pieno - fu quello di vivere i film per promuovere la propria cultura, in risposta ai movimenti xenofobi.
Per un ventennio furono proiettate pellicole non commerciali, in particolare dedicate a temi sociali e politici. Nei dibattiti che ne seguirono, il pubblico - perlopiù lavoratrici e lavoratori stagionali - prese coscienza dell'importanza dell'integrazione ma anche dell'emancipazione verso la società svizzera.
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