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Il battello dei frontalieri (per ora) non seduce

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Questo contenuto è stato pubblicato il 02 ottobre 2017 - 19:03
tvsvizzera/spal con RSI (Quotidiano del 2.10.2017)

Il battello per i frontalieri varesini che vogliono evitare le estenuanti colonne d’auto lungo la tratta tra Porto Ceresio e Pian Scairololo, nel Luganese, non ha incontrato al suo debutto i favori del pubblico.

Nelle prime due corse di questa mattina ci sono stati solo due, rispettivamente tre lavoratori pendolari lombardi che hanno approfittato dell’offerta gratuita di trasporto per la prima settimana del servizio.

Il progetto, avviato dai comuni di Lugano, Collina d’Oro, Grancia con il sostegno del Cantone Ticino e di Porto Ceresio, sarà testato per un periodo di tre mesi al termine dei quali sarà decisa la sua eventuale prosecuzione. Se saranno almeno un centinaio i lavoratori pendolari che aderiranno alla proposta, verranno coperti i costi e il servizio avrà un futuro. 

Altri sviluppi

L’abbonamento commercializzato a 130 franchi mensili consente di abbattere i tempi di percorrenza verso Lugano e comprende il parcheggio giornaliero dell’auto nei pressi dell’imbarcadero di Porto Ceresio.

Per le prime due settimane le corse tra Porto Ceresio e Morcote, due la mattina e tre la sera, sono gratuite (la seconda settimana solo se si acquista l’abbonamento) e sono già 17 le aziende, che contano la metà dei lavoratori della zona, che hanno aderito al progetto.      

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