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Vaccino, inizia la battaglia contro il Covid-19

Prime vaccinazioni in una casa di riposo a Gordola (Ticino) Keystone / Pablo Gianinazzi

Lunedì è ufficialmente partita la campagna nazionale di vaccinazioni, la più imponente della storia svizzera, contro il Covid-19.

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 gennaio 2021 - 21:06
tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 4.1.2020)

A Zurigo, Uri, Obvaldo, Ticino, Giura, Grigioni, San Gallo, Glarona, Appenzello Esterno e Turgovia sono state somministrate le prime dosi del farmaco immunizzante di Pfizer/Biontech, l'unico attualmente presente sul mercato, nelle case anziani o nei centri predisposti per le iniezioni.

Il vaccino era già stato inoculato negli scorsi giorni in forma più ridotta, in altri 13 cantoni - la prima paziente in assoluta a ricevere il preparato è stata lo scorso 23 dicembre una 90enne nel Canton Lucerna - mentre a Berna si inizierà solo l'11 gennaio.

Il servizio del TG:

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A Zurigo, il più popoloso cantone elvetico, sono al momento disponibili 16'000 dosi destinate a 8'000 persone ma la domanda supera abbondantemente le scorte. Il sito web attivato mercoledì scorso dalle autorità sanitarie locali è stato infatti subissato dalle richieste, oltre 100'000 che vanno ad aggiungersi alle 60'000 effettuate attraverso il centralino dell'ordine cantonale dei medici.

Anche in Ticino sono state eseguite le prime iniezioni in una ventina di case di riposo mentre per gli over 85 che vivono al proprio domicilio sarà operativo da martedì 12 un centro a Rivera (nelle successive settimane verranno aperte altre due strutture ad Ascona e Tesserete).

Ma gli attuali numeri - 107'000 dosi per una popolazione di 8,5 milioni di residenti - sono largamente al di sotto delle reali necessità e bisognerà attendere l'omologazione da parte di Swissmedic di altri vaccini per entrare nel vivo della campagna anti-coronavirus.

In particolare, a breve dovrebbe essere autorizzata  la commercializzazione del farmaco di Moderna che a differenza di quello di Pfizer/Biontech, che richiede procedure particolari (conservazione a temperature inferiori ai meno 70 gradi e rapida somministrazione dopo lo scongelamento), potrà essere distribuito in modo capillare negli studi medici. Sul momento particolare della campagna di vaccinazioni il parere dell'esperto Cristoph Berger.

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