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La Svizzera apre come l'Ue ma dal 20 luglio

Piano, piano, le frontiere elvetiche si aprono: accesso garantito ai cittadini dell'Ue e a cittadini di altri 14 Paesi. Keystone / Alessandro Crinari

Importanti decisioni oggi del Governo federale. Innanzitutto le raccomandazioni dell'Ue sulla revoca dal primo luglio delle restrizioni d'entrata per 15 Stati terzi saranno seguite anche dalla Svizzera ma soltanto dal 20 luglio. Si considera poi la quarantena per chi arriva da determinate regioni. Inoltre, considerato l’aumento del traffico passeggeri e dei nuovi casi d’infezione, il governo ha deciso d’introdurre in tutta la Confederazione da lunedì 6 luglio l’obbligo della mascherina sui mezzi pubblici.

Questo contenuto è stato pubblicato il 01 luglio 2020 - 20:59

La Svizzera dunque si allinea alle raccomandazioni dell'Unione europea. Dal 20 luglio, e non dal primo come l'Ue, la Confederazione apre le frontiere a 14 dei 15 paesi ritenuti sicuri da Bruxelles. Fa infatti eccezione la Serbia (che negli ultimi giorni ha fatto registrare un'impennata di contagi).

Vengono dunque tolti dall'elenco dei Paesi a rischio i seguenti Stati: Algeria, Australia, Canada, Corea del Sud, Georgia, Giappone, Marocco, Montenegro, Nuova Zelanda, Ruanda, Thailandia, Tunisia, Uruguay e i Paesi Ue non facenti parte dello spazio Schengen (Bulgaria, Cipro, Croazia, Irlanda e Romania). In applicazione delle raccomandazioni Ue, è previsto che anche la Cina sia tolta dall'elenco, a condizione che sia garantita la reciprocità dei diritti d'entrata per i cittadini svizzeri.

Quarantena

Dalla metà di giugno si sono registrati in Svizzera a più riprese nuovi focolai dopo che persone contagiate sono giunte in Svizzera dall'estero (come i sei giovani nei Grigioni rientrati da Belgrado). Per questo motivo, dal 6 luglio prossimo, chi entra in Svizzera in provenienza da determinate regioni ritenute a rischio deve mettersi in quarantena per dieci giorni. L'elenco Link esternodi queste regioni verrà pubblicato giovedì 2 luglio e sarà costantemente aggiornato.

Le persone interessate - spiega un comunicato Link esternodel governo - vengono informate in modo mirato sull'aereo, sull'autobus e alle frontiere e sono tenute a notificare la loro entrata all'autorità cantonale competente. 

Mascherine obbligatorie sui mezzi pubblici

Altra decisione importante presa dal governo mercoledì: gli utenti dei trasporti pubblici dovranno indossare da lunedì 6 luglio le mascherine di protezione in tutta la Svizzera. Questo passo è stato fatto alla luce dell’aumento dei contagi e dell’incremento del traffico passeggeri. 

Si constata infatti che sui mezzi pubblici spesso la distanza raccomandata non può essere rispettata. Da lunedì prossimo, 6 luglio 2020, gli utenti a partire dai 12 anni dovranno dunque indossare la mascherina (che dovrà coprire bocca e naso) sul treno, sul tram e sull'autobus, nonché a bordo degli impianti di risalita e dei battelli. Finora sui mezzi pubblici l'uso della mascherina era fortemente raccomandato ma non obbligato.

Quest'obbligo vige indipendentemente dal numero di persone che si trovano sui mezzi. Bisognerà insomma indossarla anche se il treno o l'autobus è semivuoto. Non è consentito coprirsi il viso con una sciarpa o un fazzoletto al posto della mascherina.

Ecco il servizi del Tg su quanto deciso dal governo e il commento della nostra corrispondente dalla capitale federale:

Contenuto esterno

Avanzano i contagi

Sono più che raddoppiati, rispetto al giorno prima, i nuovi casi di coronavirus in Svizzera e nel Liechtenstein nelle ultime 24 ore. Per la precisione, sono 137, contro i 62 di martedì e i 35 di lunedì. I decessi sono in totale 1’685. I nuovi ricoveri in ospedale sono 6, per un totale di 4042. Negli ultimi 7 giorni, ci sono stati 437 nuovi casi, 8 ricoveri e 1 decesso.


tvsvizzera.it/fra con RSI

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