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Addio a Beat Richner, "Beatocello"

Il pediatra e violoncellista svizzero Beat Richner, conosciuto anche con il soprannome Beatocello, è morto domenica in seguito a una grave malattia. Aveva 71 anni.

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 settembre 2018 - 09:18
tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 09.09.2018)
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La notizia della scomparsa di Beatocello è stata comunicata dalla fondazione con sede a Zurigo che gestisce gli ospedali da lui fondati in Cambogia.Beat Richner "lascia un'opera di una vita grande, unica, di successo e molto durevole che merita un'enorme ammirazione", si legge. Anche il ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis gli ha reso omaggio ricordandone via Twitter l'impegno per i bambini del paese asiatico. "La sua morte ci rende tutti tristi", afferma il consigliere federale. 

Nato il 13 marzo 1947, Richner aveva già lasciato la direzione degli ospedali pediatrici Kantha Bopha ("fiore profumato") a Siem Reap e Phnom Penh nel marzo 2017 proprio a causa della malattia. Da allora li guida il dottor Peter Studer, che ha sostenuto l'opera di Richner fin dagli inizi.

Milioni di bambini curati

Richner aveva fondato nel 1992, grazie alle donazioni raccolte in Svizzera, il suo primo ospedale pediatrico in Cambogia. Nel frattempo i nosocomi sono diventati cinque e hanno lo status di cliniche universitarie; sono autonomi dal punto di vista medico e tecnico e continueranno la loro attività normalmente.

Vi lavorano circa 2'500 persone e vi viene curato gratuitamente l'85% dei bambini cambogiani malati; complessivamente dal 1992 sono stati trattati ambulatorialmente quasi 15 milioni di minori e altri 1,5 milioni hanno ottenuto cure stazionarie. I medici cambogiani vengono formati in collaborazione con l'ospedale pediatrico universitario di Zurigo. Nel 2016 Richner è anche stato nominato consulente del ministero della salute cambogiano con lo status di segretario di Stato.

Altri sviluppi

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Dalla musica alle cure

Per raccogliere fondi organizzava regolarmente concerti di violoncello in Svizzera esibendosi con il nome d'arte Beatocello. Lo scorso anno le donazioni elvetiche rappresentavano oltre la metà del budget complessivo di 42 milioni di franchi. Ma fondi provengono anche dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (attualmente 4 milioni di franchi all'anno, per un totale di oltre 60 milioni dal 1994), dal governo del paese asiatico (ultimamente 6 milioni di dollari) e da donatori cambogiani, i quali contribuiscono ormai per circa un terzo al budget. Inoltre dal 2017 vengono prelevati 2 dollari da ogni biglietto d'entrata venduto per i templi di Angkor Wat, per un totale di 5-6 milioni all'anno.

Lo scorso aprile il premier Hun Sen ha poi fondato il Trust Fund "Kantha Bopha Kampuchea", dotato inizialmente di 10 milioni di dollari, con l'obiettivo di generare più donazioni locali. Esso funge inoltre da fondo di garanzia in caso di impasse finanziarie degli ospedali.

Richner è dottore honoris causa delle università di Losanna e Zurigo e ha ricevuto diversi altri riconoscimenti; in particolare  è stato eletto "svizzero dell'anno" per il 2002 nell'ambito degli SwissAwards.

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