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Regionali, Fontana cerca consensi (leghisti) a Lugano

La corsa per la presidenza lombarda passa anche dal Ticino: nel pomeriggio il candidato del centro-destra Attilio Fontana (Lega) ha incontrato a Lugano il rappresentante del governo cantonale Norman Gobbi e il sindaco della città sul Ceresio Marco Borradori, che hanno espresso il loro gradimento per l’ex primo cittadino di Varese.

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 gennaio 2018 - 17:43
tvsvizzera

Esponenti di Leghe diverse, che in questi anni si sono trovate contrapposte su molte questioni (frontalieri, iniziativa “prima i nostri”, casellario giudiziale), ma che in occasione degli appuntamenti elettorali ai due lati della frontiera continuano a convergere. “Non sempre spingiamo nella stessa direzione, come ticinesi ne siamo coscienti”, ha riconosciuto Norman Gobbi. Del resto “è un principio leghista quello di difendere il proprio territorio e i propri cittadini” ma questo non significa che non si possano trovare “soluzioni a vantaggio sia del Ticino che della Lombardia”.

L’auspicio del ministro cantonale dell’Interno è che la regione confinante ottenga l’autonomia sancita alle urne lo scorso 22 ottobre e che questo le consenta di “investire in infrastrutture in modo tale da alleviare la pressione sul mercato del lavoro ticinese”.

Apprezzamento per la candidatura di Attilio Fontana viene manifestato anche da Marco Borradori. “Vogliamo avere buoni rapporti con Milano e la Lombardia con cui si può costruire un futuro interessante in vari ambiti, tra i quali trasporti, sanità e cultura”, ha sottolineato il sindaco luganese, per il quale “a sud esistono opportunità di collaborazione ancora inesplorate”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il pensiero di Attilio Fontana per il quale “tra Ticino e Lombardia ci sono elementi che devono essere utilizzati per far progredire i rispettivi territori”, in particolare nel campo dell’innovazione e della ricerca, come ad esempio “la messa in rete delle start-up e più in generale del sistema imprenditoriale” insubrico.

In ogni caso va evidenziato, riguardo ai recenti contenziosi sul frontalierato, che “non si può imporre nulla a nessuno ma vanno ricercate soluzioni condivise”, poiché sono sicuramente “di più gli effetti positivi di una collaborazione di quelli negativi”.  

Ma in definitiva per quale motivo in un cantone svizzero si dovrebbe fare il tifo per l’ex sindaco di Varese alle regionali lombarde? “In quanto ex amministratore locale – precisa Norman Gobbi - ha conoscenza dei problemi dei cittadini, di quelli del tessuto produttivo e, non da ultimo, del territorio svizzero”.

Se come viene pronosticato dai più Attilio Fontana salirà al Pirellone (ma questa volta non in qualità di presidente del Consiglio regionale), probabilmente potranno essere archiviati gli attriti emersi durante il mandato dell’uscente Roberto Maroni.    

 

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