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Le asportano i seni per errore in una clinica a Sorengo (Lugano)

La clinica Sant'Anna ammette lo sbaglio medico su una paziente 67enne. Polemiche sulla mancata notifica alla magistratura

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 luglio 2015 - 19:57

Invece di un'incisione alla mammella affetta da un tumore ha subito l'asportazione di entrambi i seni. È la brutta avventura di una 67enne ricoverata nel luglio di un anno fa alla Clinica Sant'Anna a Sorengo (Lugano) che ha sporto denuncia penale per l'errore medico subito e attribuito, secondo quanto riporta il quotidiano laRegioneTicino, a uno scambio di pazienti.

"Non voglio soldi, voglio la verità e voglio evitare ad altri il mio calvario", ha dichiarato la donna al foglio bellinzonese aggiungendo che il medico le disse che il tumore era più radicato e aveva dovuto togliere entrambi i seni. Una versione rivista qualche mese dopo, quando alla paziente viene detto che in realtà "c'è stato un errore, uno scambio di pazienti in sala operatoria".

Il nosocomio luganese in una nota conferma l'erronea ablazione - "fatto grave" dovuto a "un errore di identificazione del paziente da parte del medico curante" di cui la clinica "si rammarica" - ma nel contempo rigetta eventuali responsabilità riguardo alla mancata notifica alla magistratura. Trattandosi di lesioni da considerare "semplici", scrive la clinica, la segnalazione non è obbligatoria. È stata la paziente, insieme ai suoi legali, a decidere di non inoltrare una querela entro il termine fissato dalla legge, sottolinea la direzione del nosocomio. "Essa sembrerebbe essere stata inviata solo successivamente nella primavera di quest'anno".

Da parte sua la procura ticinese, precisano fonti giudiziarie, dovrà accertare eventuali responsabilità di tutto il personale presente nel momento dell'intervento chirurgico e, in separata sede, della struttura sanitaria che non ha proceduto alla segnalazione di questo episodio al Ministero pubblico. Ma su questo aspetto verranno effettuati gli approfondimenti legali del caso. Anche il medico cantonale ha disposto un'inchiesta amministrativa al riguardo.

Va detto che nel gennaio 2001 si verificò un altro caso di grave errore medico in una struttura sanitaria del cantone: a un ottantenne venne amputata la gamba sbagliata in un ospedale di Lugano (l'anziano è poi deceduto pochi giorni dopo che gli era stata amputata anche la gamba malata) e il medico si autodenunciò e si sospese dalle sue funzioni.

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