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La Genova degli architetti ticinesi

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Nel Medioevo, i grandiosi Magistri Antelami - maestri delle arti murarie - cominciano a partire per Genova dalle terre comprese tra il lago di Como e quello di Lugano.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 dicembre 2021 - 09:01
Filippo Fiorini, RSI News

Nomi come Bernardino Cantone da CabbioLink esternoSimone CantoniLink esterno, Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco, Taddeo CarloneLink esterno, Bernardo Castello, Giovanni GaginiLink esterno sono ai giorni nostri noti solamente a una ristretta nicchia di ricercatori, così come la qualifica che li accomunava: Magistri AntelamiLink esterno. Per questo, la storica genovese Isabella Croce, che fa parte di questa nicchia, dice che nemmeno siamo più capaci di costruire edifici di una bellezza comparabile a quella che crearono loro.

Gli Antelami erano tutti architetti lombardi, provenienti soprattutto dalla Valle d'Intelvi, che per secoli e per generazioni si stabilirono a Genova, assecondando i bisogni urbanistici di una città in grande crescita grazie alle colonie e al mercato dei prestiti. Qui, a partire dal XII secolo, fino alla fine del Settecento, hanno costruito i palazzi delle più prestigiose famiglie in città, lasciando in eredità, tra le moltissime altre cose, anche il sistema di ospitalità diffusa dei RolliLink esterno, che da qualche anno è diventato patrimonio Unesco.


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