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Italia e Svizzera più vicine

Al Forum per il dialogo a Milano, ospite il consigliere federale Didier Burkhalter, si è registrata piena sintonia ma sullo sfondo restano le problematiche legate a libera circolazione e frontalieri

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 ottobre 2015 - 20:44

Si è chiusa a Milano la terza edizione del Forum per il dialogo tra l'Italia e la Svizzera, appuntamento annuale promosso dalle rispettive ambasciate in collaborazione con la Rivista italiana di geopolitica Limes.

Nel plenum conclusivo, quattro gruppi di discussione hanno presentato le loro riflessioni sui temi: libera circolazione delle persone, nuova trasversale ferroviaria alpina, servizi finanziari, ricerca e opportunità per le imprese.

Ne è emerso, per sintetizzare con una frase pronunciata dal consigliere federale Didier Burkhalter al termine dell'incontro, come "il mondo si costruisce con i propri vicini".

I gruppi –composti da 80 personalità di economia, politica, media, scienza e cultura- hanno spesso esortato Italia e Svizzera non solo a una collaborazione più stretta, ma a ragionare in prospettiva europea e globale.

In questo senso, il gruppo sulla libera circolazione non ha soltanto discusso di frontalierato –"tutte le regioni coinvolte lo ritengono indispensabile"- e di accordi bilaterali Svizzera-Ue (istituzione ed economia dovrebbero meglio comunicare l'importanza del pacchetto).

Ha pure affrontato il tema dei migranti. L'emergenza, riferisce il capogruppo, l'ex segretario di Stato Franz Von Däniken, andrebbe risolta a livello continentale con un processo che coinvolga anche la società civile, e attraverso una cooperazione stretta con i paesi d'origine.

Stessa prospettiva per gli interventi dei coordinatori degli altri tre gruppi.

A tutta Europa, ad esempio, andrebbe comunicata l'importanza strategica del nuovo traforo ferroviario del San Gottardo (e cercare sinergia, anziché concorrenza, con il trafori del Brennero e la Torino-Lione).

In ambito finanziario, si possono adottare modelli diffusi nei mercati anglosassoni.

Sulla ricerca, meglio impegnarsi per una ‘libera circolazione dei cervelli', cercando di attirare nel proprio paese talenti stranieri anziché preoccuparsi della fuga dei propri altrove.

Il Forum si è chiuso con l'intervento di Didier Burkhalter, che ha ricordato l'intensità delle relazioni e degli scambi commerciali tra Svizzera e Italia. Assente il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni, trattenuto a Vienna per il vertice sulla Siria.

Il quarto Forum per il dialogo, il prossimo anno, si terrà in Svizzera.

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