Funghi, non ci sarà bisogno del patentino
Per raccogliere funghi in Ticino non ci sarà bisogno di un patentino. Lo ha deciso il governo ticinese che ha ritirato il progetto di legge. Anche questa misura era stata letta come un attacco ai "frontalieri" questa volta del porcino".
Il Consiglio di Stato, il governo ticinse, ha deciso oggi, venerdì, di ritirare il progetto di legge Link esternosulla raccolta dei funghi. "Dopo aver preso atto del succinto rapporto di maggioranza — si legge nel comunicato — della commissione della legislazione, che invitava a respingerlo «perché l'obiettivo posto dalle nuove norme è già raggiunto attraverso il quadro legislativo attuale»".
Il tema è così "evaso". La proposta dell'Esecutivo era di introdurre dei tesserini che sarebbero stati gratuiti per i residenti in Ticino, mentre i cercatori provenienti dall’estero avrebbero dovuto pagare una tassa.
Tutto questo per porre dei paletti a una pratica che durante alcuni periodi dell'anno richiama numerosi "cacciatori", con conseguenze negative per l'ambiente e sull'incremento dei posteggi selvaggi. L'idea, tuttavia, è stata appoggiata solo dai commissari leghisti.
Un messaggio, quello ritirato, che intendeva introdurre un tesserino per i cercatori di funghi allo scopo di proteggere i miceti e i boschi da una raccolta poco rispettosa della natura. Un tesserino a pagamento per coloro che provengono da fuori Cantone secondo molti pensato per rendere la vita difficile ai cercatori d'oltre confine.
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