USA, manifestazioni in tutto il Paese
La Corte suprema ha revocato venerdÌ il diritto all’aborto e migliaia di persone sono scese in strada, chi per protestare, chi per festeggiare.
La decisione della Corte suprema degli Stati Uniti di revocare il diritto all'aborto dopo quasi cinque decenni ha provocato forti reazioni in tutto il Paese. Critiche sono arrivate dal mondo dello sport e dello spettacolo, ma non sono nemmeno mancate reazioni all'estero.
Qualcuno teme inoltre che la Corte, bollata come reazionaria, andrà anche oltre a quanto già deciso. La metà degli Stati del Paese hanno deciso di proibire o hanno già proibito il diritto delle donne di ricorrere a un’interruzione volontaria di gravidanza e questo anche nel caso di stupro o incesto.
Numerosi i cortei organizzati in tutto il territorio americano, ma anche i raduni di fronte alle cliniche che praticavano l’aborto. Se c’è chi celebra, come per esempio numerose organizzazioni cristiane contrarie all’aborto, c’è anche chi è preoccupato per il futuro. Laddove l’interruzione di gravidanza sarà illegale, le donne ricorreranno a metodi fai-da-te, estremamente pericolosi per la salute.
Il presidente statunitense Joe Biden ha parlato venerdì di “tragico errore”, risultato di “un’ideologia estremista” e spera ora che il Congresso possa ribaltare la decisione della Corte suprema.
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