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Vasta operazione contro l'Isis in Ticino

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Questo contenuto è stato pubblicato il 22 febbraio 2017
tvsvizzera/spal

Una persona è stata arrestata e numerosi appartamenti sono stati perquisiti oggi in Ticino nell’ambito di due vaste operazioni condotte contro sospetti appartenenti o fiancheggiatori dello Stato Islamico (ISIS). Sentito anche l'Imam di Viganello.

Tra gli obiettivi passati al setaccio da oltre un centinaio di agenti della polizia ticinese e di quella federale anche un luogo di culto, la moschea di Viganello (Lugano), nella quale però, precisa una nota della Procura federale, non sono state adottate misure di sicurezza. L’imam è stato sentito dagli inquirenti in qualità di persona informata sui fatti.

Il blitz prende le mosse da due separate inchieste portate avanti dal Ministero pubblico della Confederazione e dalla Procura ticinese dalle quali sono però emersi alcuni collegamenti.

Altri sviluppi

L’indagine condotta a Berna coinvolge due cittadini turchi, uno dei quali – quello arrestato che lavora presso l’agenzia di vigilanza Argo 1 di Cadenazzo - ha anche passaporto elvetico. Sono entrambi sospettati di aver contribuito al reclutamento di combattenti dell’ISIS in Svizzera, verosimilmente soprattutto in Ticino. Oltre al sostegno e alla partecipazione a organizzazioni terroristiche, i due sono indagati in relazione al divieto di rappresentare atti di cruda violenza.

Inchiesta ticinese sull'agenzia di sorveglianza

Ma l’agenzia Argo 1, dove operava il presunto reclutatore jihadista arrestato, è a sua volta al centro di un’inchiesta svolta dalla Procura cantonale. Il titolare, un 36enne svizzero, è stato ammanettato in relazione a episodi violenti risalenti a un mese fa nei confronti di almeno un giovane richiedente asilo ed è indagato per usura, sequestro di persona e atti di violenza.

Su questa stessa vicenda sono in corso accertamenti istruttori che coinvolgono anche alcuni agenti della polizia cantonale. All’agenzia di sorveglianza è stata nel frattempo revocata la gestione del centro per richiedenti asilo di Camorino.

-Il comunicato del Ministero pubblico della ConfederazioneLink esterno

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