Ticino e Lombardia tornano a parlare di accordo fiscale dei frontalieri
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l'assessore agli enti locali Massimo sertori e la presidente della Regio Insubrica Claudia Terzi sono stati accolti martedì in Ticino per discutere di relazioni bilaterali.
Le autorità italiane e quelle ticinesi sono tornate a parlare dell'accordo fiscale dei frontalieri. Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana è stato accolto martedì a Bellinzona, insieme all'assessore agli enti locali Massimo Sertori e alla presidente della Regio Insubrica Claudia Terzi.
I rapporti tra Ticino e Lombardia sono buoni, ma i dossier difficili, gli obiettivi non sempre convergenti e il margine d'azione limitato dalle istanze superiori (Berna e Roma). Secondo il presidente del Consiglio di Stato ticinese Claudio Zali e Attilio Fontana, il miglior risultato degli ultimi anni è stato l'accordo fiscale sui frontalieri, al quale manca solo la ratifica del parlamento italiano. Quando questa arriverà, però, non è chiaro. "Non dipende né da noi né dalla Regione Lombardia", ha dichiarato Zali ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI. Ottimismo da parte italiana: "Il grosso dei problemi è stato risolto", ha detto dal canto suo Fontana.
Il mercato del lavoro ticinese di cui sono attori frontaliere e frontalieri fa rima con traffico, trasporto pubblico e necessità d'infrastrutture. Negli ultimi anni sono stati investiti oltre 4 miliardi di euro per migliorare questi aspetti, aggiunge Attilio Fontana. Si è ora in attesa di altri 14 miliardi dello Stato italiano per apportare necessarie modifiche e miglioramenti alla rete ferroviaria.
Dovrà inoltre essere affrontata prossimamente la questione del livello dell'acqua del Lago Maggiore: "Uno dei problemi – ma l'abbiamo sempre lamentato – è quello di decisioni su sperimentazioni di progressivo innalzamento del livello del Lago Maggiore che vengono prese senza un coinvolgimento reale della parte ticinese nel processo decisionale".
I rapporti bilaterali tra le due regioni dovranno passare anche dalle elezioni: la legislatura in Lombardia finirà infatti a marzo, mentre in Ticino si voterà in aprile.
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