Swatch contesta il sequestro degli orologi arcobaleno in Malesia
Swatch potrà impugnare il sequestro di circa 100 orologi con i colori dell'arcobaleno da parte delle autorità malesi dopo che un'Alta corte ha dato il suo via libera, ha dichiarato un avvocato dell'azienda svizzera.
A maggio, i negozi Swatch in 11 centri commerciali in Malesia sono stati perquisiti e 172 orologi (per un valore di 14'000 dollari) sono stati confiscati a causa di "elementi LGBT" da un'unità di polizia del Ministero degli affari interni nel Paese del Sud-Est asiatico.
L'Alta Corte di Kuala Lumpur "ha accettato di prendere in considerazione la richiesta di Swatch di recuperare gli orologi e chiedere un risarcimento", ha dichiarato all'agenzia AFP Nizam Bashir, avvocato del gruppo elvetico. L'udienza è prevista per il 6 settembre.
La comunità LGBTQ è discriminata nel Paese a maggioranza musulmana, dove l'omosessualità è illegale e punibile con pene corporali. All'inizio di agosto, in vista di un'importante elezione, il Governo malese ha annunciato che chi indossa o vende gli orologi arcobaleno del produttore svizzero è passibile di tre anni di reclusione.
+ Gli orologi arcobaleno della Swatch in Malesia diventano reato
Azione legale
In seguito al sequestro Swatch ha intrapreso un'azione legale, sostenendo che "la sua reputazione commerciale è stata danneggiata". Nella denuncia si afferma che "gli orologi non promuovono alcuna attività sessuale, ma esprimono solo pace e amore in modo gioioso".
Le autorità avevano giustificato il sequestro della mercanzia sottolineando che rischiavano di "danneggiare gli interessi della nazione promuovendo, sostenendo e normalizzando il movimento LGBTQ, che non è accettato dal pubblico in generale".
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