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Sesterzi di Locarno in mostra e allo studio

Le monete d'epoca romana, rinvenute lo scorso dicembre in un terreno privato, sono ora visibili al pubblico; nel servizio, le ipotesi sulle origini del tesoretto

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 marzo 2015 - 19:40

Una pioggia di monetine antiche, eccezionali per quantità e varietà: il tesoro di epoca romana ritrovato lo scorso dicembre a Orselina è ora visibile al pubblico alla Biblioteca Cantonale di Bellinzona.

I "capitali" che le genti di Orselina e Muralto, presso Locarno, hanno seppellito sono da proteggere e studiare. Cento chili di monete romane, sesterzi, in bronzo, tutti in buono stato di conservazione e in gran parte leggibili e identificabili, databili fra il I e il III secolo dopo Cristo.

Un vero tesoro nascosto in un'anfora e sepolto nel terreno di una famiglia che non si capacita di quel ritrovamento avvenuto lo scorso dicembre. Un patrimonio per quantità e varietà, che non ha mancato di entusiasmare l'Ufficio dei Beni culturali che affiancato da esperti di numismatica svizzero-tedeschi ha subito iniziato a studiare le monete.

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