Navigation

Quando il parroco è in burnout

Lo stress non risparmia neanche chi ha deciso di dedicare la propria vita a servire Dio. I casi di burnout fra i pastori e i sacerdoti non sono rari, al punto che la Chiesa riformata ha deciso di affrontare il problema. Nel canton San Gallo, ad esempio, è nato un centro di prevenzione per combattere questo fenomeno.

Questo contenuto è stato pubblicato il 08 gennaio 2017
tvsvizzera.it/ZZ con RSI (TG del 04.01.2017)
Contenuto esterno

Alcune persone quando sono in difficoltà si rivolgono a uno psicologo, altri al proprio sacerdote o al proprio pastore. Ogni tanto però, è proprio il parroco ad aver bisogno di aiuto. Celebrare matrimoni in luoghi tutt’altro che convenzionali, essere circondato da persone che costantemente chiedono sostegno. I fattori che rendono stressante la professione di pastore o sacerdote di una comunità sono molti.

Il burnout è uno stato esaurimento psichico caratterizzato da tre principali fattori:

1) sfinimento emotivo: considerato il fattore principale, si riferisce a una sensazione si spossatezza emotiva, fisica e mentale. Le persone interessate si sentono completamente prive di energia;

2) cinismo o disinteressamento: fattore che designa un atteggiamento di indifferenza o distanza nei confronti del lavoro (clienti, pazienti, parroicchiani, ecc.);

3) calo del rendimento personale: sensazione di essere sempre meno all’altezza della situazione nonostante il grande impegno.

fonte: SECOLink esterno

End of insertion

Secondo gli studi, un parroco su quattro è a rischio di burnout e uno su dieci presenta qualche sintomo.   

"Ci viene chiesto ad esempio di celebrare matrimoni in mongolfiera, o in piccole barche sul lago, o in qualche castello difficile da raggiungere. Ci chiediamo sempre quando dire no, quando dire sì e siamo soli a prendere la decisione. Soli, con l'impressione che ogni volta che diciamo no le persone rinuncino alla Chiesa o la abbandonino", ha raccontato alla Radiotelevisione svizzera sotto anonimato RS, pastore protestante della Svizzera occidentale.

Il suo caso è emblematico delle difficoltà di una professione che richiede sempre più lavoro amministrativo e soffre a causa un’accettazione sociale della Chiesa in calo.

Per evitare che servire Dio vada a scapito della salute, la Chiesa riformata ha creato a San Gallo un centro di prevenzione per combattere il burnout. Il problema è affrontato anche durante la formazione dei pastori.

Altri sviluppi

“Lavoriamo con un modello di competenze strutturali che mostra ai futuri pastori, uomini e donne, che non devono essere dei superparroci in tutti i campi. Devono pensare a quali sono i loro talenti, i loro punti forti come individui e basarsi su quelli, specializzarsi in alcune cose e rinunciare ad altre. Per molti di loro funziona", ha spiegato Thomas Schaufelberger responsabile per la formazione dei pastori di 19 Cantoni.

 

Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

I migliori articoli della settimana

Restate aggiornati/e con i migliori articoli di TVS tvsvizzera.it su un'ampia varietà di argomenti, direttamente nella vostra casella di posta elettronica.

Settimanale

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.