Aggressioni in aumento contro i politici in Germania
In Germania preoccupano le violenze e le minacce contro i politici che sono sensibilmente aumentate negli ultimi anni.
Aggressioni verbali e fisiche che in alcuni casi hanno portato addirittura all'omicidio. È stato il caso di Walter Lübcke, il politico democristiano dell'Assia freddato il 2 giugno dell'anno scorso sull'uscio di casa da un neonazista a causa del suo impegno in favore dei rifugiati (qui di seguito il servizio del TG sul processo che riguarda questa vicenda).
Nel 2019 sono stati contati 1'250 reati nei confronti di circa 2'500 eletti a livello locale. Ma il problema è ben più vasto: oltre il 60% dei sindaci tedeschi afferma infatti di aver subito insulti, minacce o aggressioni fisiche.
Il reportage del Tg ripercorre sul campo le tappe del fenomeno di cui si è iniziato a parlare seriamente nel 2015 a Tröglitz, piccolo comune non lontano da Lipsia (Germania orientale) il cui sindaco è stato costretto alle dimissioni dopo nove mesi di minacce continue, ritenute serie dalla polizia, giunte a lui e ai famigliari.
Da quel momento il clima è ulteriormente degenerato, fino ai nostri giorni e non sembra risparmiare nessuno degli esponenti dei partiti tradizionali, complice anche l'affermazione, soprattutto nelle regioni dell'ex Ddr, del partito di estrema destra Alternative für Deutschland che fornisce una sorta di legittimità politica ai comportamenti degli xenofobi.
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